Gli straordinari trend di crescita dell’ultimo mese si interromperanno con il ritorno alla normalità o questa crisi segna una svolta nella gestione delle vendite on-line?
Partiamo da alcuni semplici dati per avere chiara la situazione.
Secondo le ultime stime, la media italiana per gli investimenti in e-commerce è salita al 9% nel 2020, la media UE è invece 15%.
Ad oggi acquistano on-line 2 miliardi di persone, il trend di crescita è per ora di 100 milioni di utenti all’anno, ma essendo esponenziale si prevede di raggiungere nel 2040 il 95% delle transizioni commerciali in rete (Fonte Nasdaq).
Se a queste previsioni aggiungiamo la possibilità che eventi come la quarantena obbligata dal Coronavirus possano ripetersi, capiamo il grande interesse degli imprenditori italiani verso il mondo dell’e-commerce, e dall’altro lato la grande domanda dei consumatori che desiderano poter fare i loro acquisti in modo sempre più comodo e veloce.
Le vendite on-line durante la quarantena per il Coronavirus
Nel mese di marzo tutti i settori hanno visto una crescita dei fatturati per quanto riguarda le vendite on-line, ma come spesso accade, questo ha riguardato soprattutto i grandi brand multinazionali o i grandi negozi come Amazon.
Questi ultimi possono vantare una gran fiducia da parte dei consumatori grazie a condizioni di vendita e prezzi irraggiungibili per i piccoli commercianti, ma queste caratteristiche non sono le uniche ricercate dagli utenti. Vedremo in seguito quali sono le condizioni ottimali per far funzionare un e-commerce.
Per ora diamo un’occhiata ai settori che hanno beneficiato maggiormente in questo periodo. In vetta c’è il settore parafarmaceutico che a suon di vitamina C e integratori ha visto un picco del 37%. Segue sport e fitness con un 33,5% e a poca distanza il mondo food con un +31%.
Non solo beni di prima necessita, anche il fashion vede un +6%, invece stupisce l’editoria online che segna solo un +2%.
Come vendere al meglio con l’e-commerce
Abbiamo una frase che ripetiamo sempre ai nostri clienti, come un mantra ormai: l’e-commerce è a tutti gli effetti un negozio, può anche essere il più bello del mondo, ma se è nel deserto non ti aspettare la folla.
Un’e-commerce senza una buona strategia di comunicazione alle spalle è come un negozio nel deserto, questa è la prima grande regola.
Affidarvi ad un’agenzia di comunicazione e destinare un ulteriore budget per le pubblicità sono conditio sine qua non con le quali costruirete le strade, i cartelloni stradali e i semafori che permetteranno agli utenti di arrivare al vostro negozio.
Seguono alcuni presupposti fondamentali che dovrebbero caratterizzare anche i negozi fisici ma a maggior ragione quelli on-line:
Aprire un e-commerce e farlo funzionare significa investire sì nel sistema, ma anche nell’assistenza verso i clienti e nelle strategie pubblicitarie per arrivare ad un pubblico mirato che più facilmente si tradurrà in maggiori vendite.
Cosa accadrà nel prossimo futuro?
C’è da aspettarsi, in seguito a questo periodo in cui molti utenti hanno sperimentato per la prima volta le vendite on-line, un incremento anche nel prossimo futuro di questo settore. Ma c’è da auspicarsi un cambio di rotta di tutte quelle attività commerciali medio/piccole che ora possono rendersi conto di come sia fondamentale ad oggi essere presenti sul web e poter vendere i propri prodotti senza limiti di spazio.
Un esempio di questa tendenza la possiamo trovare nella grande trasformazione del famoso portale Groupon, diventato adesso un negozio multi-settoriale in cui in questi giorni vediamo in evidenza mascherine, igienizzanti ed integratori.
Fonti